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Sei sicuro di vivere veramente la tua vita?

Nella simpatica commedia cinematografica “Cambia la tua vita con un clic” il protagonista Adam Sandler ha la possibilità, grazie all’uso di un misterioso telecomando, di poter far procedere il tempo velocemente e evitare così una serie di piccole e grandi scocciature. Quanti di noi non sognerebbero un telecomando del genere? Immaginiamo quante noiose lezioni, quante inutile code in auto o in qualche ufficio avremmo “mandato avanti veloce”.

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Il protagonista, aiutato dal padre interpretato dal mitico Henry Winkler (Fonzie di Happy Days), capisce a sue spese che in questo modo la sua vita scivola via e insieme alle scocciature si è perso le cose più belle. Per fortuna, nella vita di tutti i giorni non esistono “strumenti miracolosi” in grado di farci saltare le cose che non ci piacciono. Tutto bene quindi? Niente affatto! La nostra mente, sempre alla ricerca di metodi per farci evitare sensazioni sgradevoli tende a mandare avanti veloce (o indietro veloce) con il pensiero. Immaginiamo una classica situazione stressante tipica di questo periodo: stiamo percorrendo in auto l’autostrada e, puntualmente, incappiamo nel classico rallentamento o, peggio ancora, nella coda di auto incolonnate. Nessuno prova piacere nell’essere imbottigliato in autostrada ma la reazione d’ansia a questo evento stressante varia da persona a persona. Come mai alcuni di noi trovano insopportabile stare in colonna e arrivano a provare vero e proprio panico da coda in autostrada? Succedono tante cose nella nostra testa e riserverò uno o più articoli sull’ansia da automobile e sugli attacchi di panico alla guida ma in questa sede mi preme focalizzarmi su uno specifico processo che sta alla base dell’ACT: ilhexaflex-act-contatto-con-il-momento-presente contatto con il momento presente. Quando il nostro presente ci mette a disagio, come può fare una coda in autostrada, una delle strategie della nostra mente è evadere. Nulla di male in tutto ciò: posso essere in coda e pensare a quanto sarà bello fare il bagno in mare quando sarò arrivato, cosa ordinerò per cena…Purtroppo la nostra mente non sempre compie fughe così efficaci ma tenderà a trascinarci in un passato o futuro concettualizzati: rimuginiamo su quanto sarebbe stato meglio evitare quel viaggio («quanto sarebbe stato meglio partire ieri»; «io lo sapevo che sarebbe andata così ma è colpa sua che non ha voluto andare in aereo») o ci preoccupiamo di eventi che non sono ancora accaduti («resteremo intrappolati per ore e perderò un giorno di ferie»; «se starò male come faranno a soccorrermi se il traffico è bloccato?»). Rimanere ancorato con il pensiero ad un passato o futuro concettualizzati favorisce l’insorgere degli altri processi che irrigidiscono la mente come la fusione cognitiva e l’evitamento esperienziale.futuro e passato concettualizzati

Ma come possiamo prendere contatto con il momento presente?

Prendere contatto con il momento presente è il cuore della mindfulness ovvero essere aperti e consapevoli e prestare attenzione qui ed ora.

Ma se sono nel panico, in coda e in autostrada? Prendere contatto con il momento presente aiuta moltissimo ad interrompere il flusso dei pensieri alla base dell’ansia; evitare in pratica che la nostra mente rimugini sul passato o si preoccupi del futuro.

Come ci posso riuscire? Esistono molte tecniche proprie della mindfulness utili allo scopo. Il minimo comun denominatore di queste tecniche è aiutare la mente a mantenere l’attenzione nel presente. Il consiglio che mi sento di dare è partire da sensazioni fisiche positive o neutre; proverò a spiegarlo in maniera esperienziale tramite un piccolo e semplice esercizio pensato per una situazione come quella dell’ingorgo autostradale.

acqua anti ansiaLa bottiglietta d’acqua

Lascia che i pensieri e i sentimenti arrivino e se ne vadano e mantieni l’attenzione sull’esercizio. Ogni volta che ti distrai accorgiti di cosa ti ha distratto e riporta subito l’attenzione sulla bottiglietta d’acqua. Afferrala con la mano e osservala come farebbe uno scienziato curioso che non hai mai visto una bottiglietta d’acqua; nota la forma della bottiglietta, i riflessi di luce nell’acqua e le diverse colorazioni che assume a seconda di come la muovi; nota l’etichetta e in che punto è incollata; nota quanto pesa la bottiglietta e quanto varia la tua percezione del peso a seconda di come la tieni; concentrati sulla sensazione che provi sui tuoi polpastrelli a contatto con le diverse parti della bottiglietta: il collo, l’etichetta, il tappo…avverti se cambia anche la temperatura che percepisci…ora svita il tappo e appoggia le labbra alla bottiglietta…ora sposta la tua attenzione sulle tue labbia che tra un momento si schiuderanno accogliendo l’acqua fresca…inclina leggermente la bottiglia e fai dei piccoli sorsi…segui l’acqua con la tua attenzione e concentrati sulle sensazioni sulla tua lingua, nella tua gola e nel tuo stomaco…ora bevi finchè ritieni opportuno.

Questo breve esercizio potete farlo con una caramella, con un biscotto o con ciò che più vi piace ed è un modo semplice ma molto efficacie per “tornare al momento presente”, scoprirete molti dettagli relativi ad una semplice bottiglietta d’acqua e come il tempo possa trascorrere molto meglio e più rapidamente in questo modo che non pensando alla potenziale notte passata in autostrada. Il livello di ansia si abbasserà e potrai riporre attenzione su cose più importanti come le persone che stanno condividendo il tuo viaggio o sulla telefonata che puoi fare ora che hai tutto il tempo che vuoi…

Se vi sembra un po’ strano non preoccupatevi, è la percezione che abbiamo tutti la prima volta che ci approcciamo scientificamente alla mindfulness; darò ampio spazio ad altri esercizi nei futuri articoli in modo che possiate comprenderla e prendere maggior confidenza.

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